Consiglio europeo senza fine. Si arriva al quarto giorno di lavori, altre due proposte di Michel sul Recovery fund.
Recovery fund, siamo al round finale? Il Consiglio europeo arriva al quarto giorno di lavori nella speranza che possa essere quello decisivo. Dopo le parole grosse volate nella serata di domenica, il fronte dei frugali perde pezzi. O
landa e Austria continuano a tenere il punto e chiedono che il tetto massimo dei sussidi sia quello dei 350 miliardi, gli Scandinavi sembrerebbero intenzionati a fare un passo indietro per mettere fine alla guerra di logoramento.
Recovery fund, altre due proposte da Michel per provare a chiudere la trattativa
Nella giornata di lunedì i 27 dovrebbero confrontarsi su due proposte di Charles Michel. Una dovrebbe prevedere una riduzione dei grants a 400 miliardi con uno sconto maggiore per i Paesi aventi diritto.
Una seconda proposta dovrebbe prevedere sussidi per 390 miliardi con uno sconto minore. La discussione dovrebbe essere quasi tutta sull’aspetto economico, visto che sul famoso freno d’emergenza, il controllo sull’erogazione dei fondi che l’Olanda voleva unanime, si sarebbe ormai arrivati a un accordo più vicino alle richieste dell’Italia che a quelle dell’Olanda.
L’ultimo round?
Diverse fonti confermano che nella notte tra domenica e lunedì la trattativa ha fatto significativi passi in avanti e c’è chi è fiducioso sulla conclusione del Consiglio europeo nella serata o nella nottata del 20 luglio, al termine del quarto giorno di lavori. Bisognerà capire a quale prezzo si arriverà alla conclusione del negoziato. La sensazione è che uno tra Conte e Rutte lascerà Bruxelles da vinto, da sconfitto. Con conseguenze inevitabile sulla politica interna.
Di seguito uno dei post condiviso da Conte sulla propria pagina Facebook nel corso del difficile Consiglio europeo.